In molte procedure di pignoramento il terzo pignorato svolge un ruolo fondamentale.
Ma per quale motivo? Quali sono le principali caratteristiche del pignoramento presso terzi? E cosa deve fare il terzo pignorato?
Andiamo con ordine. Il pignoramento presso terzi è una procedura di pignoramento che si rivolge a quei beni che non sono nell’immediata disponibilità del debitore, bensì in quella di un terzo soggetto o, appunto, del terzo pignorato.
In altri termini, il pignoramento presso terzi riguarda i crediti che il debitore vanta nei confronti di terzi, o cose del debitore, che sono però in possesso di terzi. È proprio per questo motivo che, nel gergo comune, il terzo pignorato si considera “debitore del debitore”.
Gli esempi sono piuttosto numerosi: si pensi al datore di lavoro, verso cui il debitore vanterà dei crediti di lavoro, oppure alla banca, presso cui (ammesso che ci sia un saldo di conto corrente attivo), il debitore ha depositato dei soldi.
Dichiarazione del terzo
In ogni caso, il terzo pignorato riceverà una notifica del pignoramento, con intimazione di non disporre delle somme o delle cose dovute al debitore. Ovviamente, l’atto del pignoramento dovrà contenere l’indicazione dei beni da espropriare e del credito per il quale si procede, oltre all’invito al terzo pignorato di effettuare la dichiarazione del terzo.
Con la dichiarazione del terzo, il terzo pignorato indica al creditore che procede, entro 10 giorni, di quali cose o di quali somme è debitore o si trova in possesso, e quando ne ve eseguire il pagamento o la consegna
E se il terzo pignorato non rilascia dichiarazione? In questo caso, il terzo potrà comparire personalmente in un’apposita udienza, per fornire i chiarimenti richiesti. Se il terzo pignorato non dovesse presentarsi neanche all’udienza, il Giudice emetterà in automatico l’ordine di versare al creditore procedente le somme pignorate, e il credito si considererà come non contestato.
Se invece, nel rilasciare la dichiarazione, il terzo dovesse aver compiuto un errore, ha ancora qualche giorno di tempo per poter tornare sui suoi passi. I giudici hanno più volte stabilito che se nell’espropriazione presso terzi il terzo pignorato si rende conto di essere incorso in un errore incolpevole nel rilasciare una dichiarazione positiva, può revocare la stessa sino a quando non è stata pronunciata l’ordinanza di assegnazione. Se invece l’errore incolpevole emerge dopo tale momento, può solamente proporre con l’ordinanza di assegnazione un’opposizione all’esecuzione.