Pignoramento del Quinto dello Stipendio

Il pignoramento del quinto dello stipendio è una delle forme di pignoramento presso terzi più diffuse e, spesso, anche una di quelle che può portare la massima soddisfazione in capo al creditore che desidera poter soddisfare il proprio credito.

Di contro, è una delle forme più “temute” dal debitore: il pignoramento del quinto dello stipendio comporta infatti una riduzione costante del proprio stipendio netto e, ulteriormente, la diffusione della notizia del pignoramento in capo al terzo pignorato, ovvero il proprio datore di lavoro.

Pignoramento del Quinto dello Stipendio

Detto ciò, anche il pignoramento dello stipendio va incontro a dei limiti piuttosto precisi, stabiliti dal legislatore.

Limite del pignoramento dello stipendio: netto, non lordo

In particolare, anche se non si può parlare di minimo vitale impignorabile (come invece è previsto per le pensioni), nel caso del pignoramento dello stipendio il creditore non può pignorare più di un quinto dello stipendio, da calcolarsi sul netto dell’emolumento, e non sul lordo.

Ad esempio, se il debitore / lavoratore percepisce uno stipendio netto di 1.000 euro, la sua trattenuta mensile per pignoramento non potrà essere superiore al 20%.

In tale ambito, si tenga conto che il pignoramento del quinto dello stipendio non avviene nel momento in cui viene notificato il pignoramento, ma dopo l’udienza a comparire dinanzi al tribunale civile, rivolta sia al debitore che al terzo pignorato.

È infatti in occasione di questa udienza che il magistrato potrà verificare se il terzo pignorato ha fornito una dichiarazione positiva del pignoramento, ovvero la conferma che esistono crediti di lavoro del lavoratore, o una dichiarazione negativa, ovvero l’inesistenza di crediti del lavoratore (per esempio, perché il rapporto di lavoro è cessato e il datore di lavoro ha già corrisposto quanto dovuto).

Nel primo dei due casi, il Giudice autorizzerà il pagamento e, da questo momento in poi, il datore di lavoro sarà obbligato a trattenere il quinto dello stipendio, da versare al creditore, fino a quando il debito non sarà completamente saldato.

Ricordiamo che la regola di cui sopra vale per qualsiasi tipologia di stipendio, e indipendentemente dall’importo che viene erogato al dipendente: non esistono infatti delle soglie sotto le quali lo stipendio non sia pignorabile.

Pignoramento dello stipendio da parte del Fisco: i parametri

Esistono tuttavia di limiti diversi nel caso in cui ad essere creditore procedente è il Fisco:  in questo caso infatti il pignoramento del quinto dello stipendio è possibile solamente se lo stipendio è superiore a 5.000 euro.

Addirittura, nel caso in cui non superi i 2.500 euro, il pignoramento da parte dell’agente per la riscossione sarà pari a un decimo, elevato a un settimo nell’ipotesi in cui superi i 2.500 euro ma non i 5.000 euro.