Pignoramento delle Provvigioni

L’agente di commercio che è in ritardo con i pagamenti dei propri debiti, teme di subire un pignoramento delle provvigioni.

E, ulteriormente, si domanda quali siano i limiti della pignorabilità di questi compensi, e se debbano magari applicarsi gli stessi limiti che sono previsti – e dei quali abbiamo già discusso – in relazione allo stipendio di un lavoratore dipendente (cioè, un quinto).

Pignoramento delle Provvigioni

La questione non è certo priva di aspetti di interesse, e i giudici si sono espressi in ben più di un’occasione nel tentativo di fare chiarezza.

Differenza tra dipendenti ed autonomi

Ricordiamo infatti come esista un diverso trattamento per i lavoratori dipendenti e autonomi, con la giurisprudenza propensa a tutelare soprattutto i primi, e dunque ammettere l’integrabile pignorabilità dei compensi per i secondi.

La ragione è abbastanza semplice: il lavoratore dipendente ha di norma un’unica fonte di reddito, non potendo lavorare per più soggetti, e dunque il pignoramento integrale dello stipendio lo priverebbe del tutto dei mezzi di sostentamento.

Di contro, i lavoratori autonomi hanno (almeno in teoria!) la possibilità di lavorare per più committenti, e non vi sarebbe dunque motivo per limitare il pignoramento dei loro compensi.

Ebbene, per gli agenti di commercio il discorso è ancora diverso.

Gli agenti di commercio non possono infatti certo essere ricondotti nei canoni della dipendenza, ma di fatto svolgono la propria attività per un solo cliente – committente, essendo spesso gravati da un divieto contrattuale di concorrenza che impedisce loro di svolgere incarichi per conto di terzi.

In queste situazioni, la mancata previsione di un limite al pignoramento determinerebbe un trattamento sicuramente sfavorevole per l’agente di commercio.

È per questo motivo che diverse recenti sentenze (tra cui la n. 685/2012 della Corte di Cassazione) hanno sancito che i limiti del pignoramento possano essere applicati anche ai rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale.

Ma che cosa significa tutto ciò?

Limite di pignoramento sulle provvigioni

Esemplificando e giungendo alle conclusioni, il pignoramento delle provvigioni dell’agente di commercio deve rispettare le stesse soglie che abbiamo già visto in occasione del pignoramento dello stipendio di un lavoratore dipendente.

Pertanto, se si tratta di un pignoramento ordinario, il limite di pignorabilità delle provvigioni sarà pari a un quinto per la generalità dei crediti, o nei limiti autorizzati dal Tribunale in caso di crediti alimentari, o nella metà della provvigione nel caso di concorso di cause.

Se invece si tratta di un pignoramento per tributi, da parte dell’Agente per la riscossione, i limiti sono pari a un decimo per importi delle provvigioni fino a 2.500 euro, un settimo per importi da 2.500 euro a 5.000 euro, e un quinto per importi superiori a 5.000 euro.